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ELETTRICITÀ
Lo studio scientifico dei fenomeni elettrici iniziò
nel XVII secolo in Europa e si sviluppò nel secolo successivo con
la creazione di diverse macchine elettrostatiche. Alla fine del XVIII secolo
le ricerche di L. Galvani e di A. Volta individuarono fenomeni elettrici
di carattere spontaneo; la costruzione della pila di Volta (1799) permise
la produzione di corrente elettrica continua attraverso il contatto fra
metalli diversi. Nel corso del XIX secolo le ricerche teoriche intorno ai
fenomeni magnetici (H. Oersted, A.M. Ampère), sviluppate da J.C.
Maxwell e ricondotte a una teoria unitaria dei fenomeni fisici nel 1873,
portarono non solo a importanti conseguenze nell'ambito delle teorie fisiche
ma anche a specifiche applicazioni tecniche di immensa portata economica
e industriale. Nel 1859 si realizzò (G. Planté) un accumulatore
al piombo utilizzabile per apparecchi portatili, ma solo con A. Pacinotti
(1841-1912), inventore del primo generatore di corrente continua (anello
di Pacinotti), fu possibile costruire dinamo e motori a corrente continua,
anche se ritardi nella comunicazione e polemiche attenuarono il significato
della scoperta. Negli ultimi decenni del XIX secolo si moltiplicarono le
invenzioni e le applicazioni tecniche: lampada a incandescenza (1879, T.A.
Edison), scoperta del campo magnetico rotante, primi tentativi per la costruzione
di una macchina a corrente alternata (1888, G. Ferraris). Nel 1882 T.A.
Edison costruì la prima centrale elettrica destinata a illuminare
il centro di New York. Negli anni successivi le società Edison introdussero
anche in Europa centrali a corrente continua: in Italia nel 1883 entrò
in funzione la centrale di Santa Radegonda a Milano. Dai primi alternatori
(1870) si realizzano le macchine a corrente alternata per la produzione
e il trasporto dell'elettricità a grande distanza (nel caso italiano
la produzione elettrica balzò dai 1.500 kw della centrale di Tivoli
nel 1892, ai 10.000 kw della centrale di Paderno d'Adda nel 1898). Dai primi
decenni del XX secolo la produzione e distribuzione dell'energia elettrica
crebbe con ritmi esponenziali, divenendo la forma di energia primaria nell'ambito
industriale.
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